Credo che l’aspetto più interessante di questo film Le Fate Ignoranti sia la rappresentazione della famiglia italiana. Nei film passati, una famiglia ‘incompleta’ frequentemente produce la tensione tra i personaggi e l’ambiente. La definizione della famiglia tradizionale, o ottimale, in questi film, sembra includere una consapevolezza di una propria identità, includendo questa identità all’interno della famiglia e della comunità, e, anche, il potere del patriarca.
Per esempio, Rocco e i suoi fratelli esplora i problemi quando ci sono domande riguardo all’integrità della famiglia italiana. Prima di tutto, non c’è un padre nella foto. Anche, i quattro fratelli non sono concentrati sul mantenimento della famiglia. La madre è una domestica in casa sua per la ragazza di suo figlio, una prostituta. Alla fine del film, è chiaro che il direttore ha esplorato l’importanza della famiglia.
Similmente, il direttore del film Le Fate Ignoranti esplora l’importanza della famiglia. Ma, questo direttore, invece di rappresentare la famiglia tradizionale come un’unità di forza e d’identità, sfida il concetto di una famiglia. Che è una famiglia? L’appartamento di Michele offre conforto a molte persone diverse. Loro ridono, cucinano, e siedono a mangiare insieme. Non c’è un padre o una madre, pero ogni personaggio ha una connessione profonda con altro. La protagonista, Antonia, trova l’assistenza che lei ha bisogno con la famiglia alternativa di Massimo. La sua famiglia immediata, in particolare la sua mamma, causa dolore.