(pubblicato in La Voce Italiana da ICCC, The Voce of Italian-American Communities of Houston, Texas)

C’è un silenzio ad Agrigento, un silenzio che sembra a rendere tutto il resto irrilevante. Proviene dalla giustapposizione delle colonne greche e gli ulivi vecchi, dalla prossimità del paesaggio molto intenso alle strutture disintegrate, fatto da mano. Vediamo la prova non solo della nostra ingegnosità, ma anche la nostra impertinenza.
Come lo scrittore siciliano Luigi Pirandello scrivesse, “La realtà d’oggi è destinata a scoprircisi illusione domani.” Emana dal terreno, dalle colline che muovono con tempo ed avviluppano le abitazioni abbandonate da un’epoca quasi dimenticata. Puoi sentirla nelle pietre greche dei templi caduti, come se un fantasma bisbigliavano antichi racconti dei sogni degli uomini. Nulla è permanente. Il vento può cancellare la scrittura sul muro. La terra tremerà altra volta. Niente è sacro.
Sono stata in piede tra le rovine alla Valle dei Templi con un capello di paglia che avevo comprato quella mattina ed una quantità sufficiente della protezione solare per una famiglia piccola. Il caldo di un’estate siciliana sono appena arrivata. I pullman, riempiti fino all’orlo con i turisti, erano già giunti. Il suono delle guide, parlando inglese, italiano, tedesco e spagnolo, ha riempito il sito archeologico. Anche attraverso l’andirivieni dentro questo sito, le rovine hanno affascinato i miei sensi. Ho provato ad immaginare come il più famoso scrittore agrigentino, Pirandello, come un ragazzo, sarebbe stato influenzato da questo terreno. Luigi Pirandello nacque presso Agrigento, vicino ai templi greci, a Kaos. Diventò adulto tra le rovine greche, tra un paesaggio diverso. Una frana distruggesse la zolfara siciliana dove suo padre fu il proprietario. Dopo quest’incidente, lui fu responsabile per il sopporto financiale.
Secondo me, c’è un silenzo ad Agrigento, ma solo senza le parole di Pirandella. Nelle sue opere, diversamente da quelle dei greci dal comune d’Agrigento, c’è un suono senza tempo. Ci sono le storie raccontate da diverse prospettive. Lui non mostra solo una prospettiva come una verità. Ci sono personaggi buffi, veri, e permanenti. Attraverso la parola scritta e presentata, Pirandello creò ciò che sopravive le inondazioni e le frane, i terremoti e gli assedi. Pirandello parla. Nella letteratura, le rovine sono ricostruite. Dobbiamo ascoltare.